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Piano Strutturale Generale di Villa San Giovanni: approvate le linee guida

Approvate le linee di indirizzo strategico per il Piano Strutturale Generale della città di Villa San Giovanni (RC); è stato il Consiglio comunale con la Delibera n. 44 dello scorso 12 Dicembre. Il sindaco Caminiti: «Un lavoro dato alla città in pochi mesi, ciò che aspettava da 20 anni».

Piano Strutturale Generale di Villa San Giovanni: approvate le linee guida

Approvate delle linee di indirizzo strategico volte al rispetto del principio generale della pianificazione territoriale urbanistica sul contenimento del consumo di suolo del Piano Strutturale Comunale (PSC) e adesione al principio di “Pianificazione a consumo di suolo zero”, rivolgendo direttive per la redazione del Piano agli uffici comunali e ai redattori volte al perseguimento di tale obiettivo, più apprezzabile ed auspicabile è quello di non impegnare ulteriori superfici e volumi rispetto a quelli che residuano nell’ambito del previgente strumento urbanistico generale e che possa rispondere alla necessità di un’organica revisione e conformazione ai contenuti e obiettivi connessi alla nuova strumentazione urbanistica. Il finanziamento della spesa per la stesura e l’approvazione dell’intero strumento urbanistico ammonta a € 50.000,00.

Con l’entrata in vigore delle nuove norme in materia di governo del territorio tutti i comuni della Regione Calabria devono approvare, entro la data del 31/12/2023 il Piano Strutturale Comunale. ll Comune di Villa San Giovanni è già dotato di un Piano Regolatore Generale, adottato dal Consiglio Comunale con Delibera n°22/80 ed approvato con Decreto P.G.R. N°1657 del 26/07/1983, che dopo svariati anni risulta essere uno strumento urbanistico vetusto, contenente, prevalentemente, previsioni di tipo programmatiche e solo in parte immediatamente operative e non più in grado di conformarsi alle nuove esigenze di flessibilità del piano comunale in relazione ai fattori di sviluppo socio-economici del nostro territorio che nel corso del tempo ha subito profonde trasformazioni. Sarà integrato con la procedura VAS, con l’indicazione della perimetrazione dell’area da assoggettare al Piano comunale di Spiaggia, nonché alle relative varianti sostanziali al PSC approvato.

L’Amministrazione comunale di Villa San Giovanni vuole restituire la città ai cittadini, il vero fine dell’indirizzo politico di quest’atto preliminare programmatico all’adozione del Piano Strutturale Comunale: significa in primo luogo riassegnare senso, ruolo e decoro agli spazi di relazione per la formazione di un connettivo di aree pubbliche, verde, luoghi per lo spettacolo, per lo sport, per il tempo libero, per le manifestazioni culturali;
significa migliorare la dotazione di servizi e spazi pubblici di relazione per tendere alla formazione di veri quartieri residenziali quali parti relazionate all’intero organismo urbano.

Si vuole porre le basi per creare a Villa San Giovanni una rete connettiva di spazi significativi tra cui rientrino anche le aree di pertinenza del sistema dell’offerta formativa scolastica, dell’offerta sportiva, del sistema ricettivo, le principali porte di accesso alla città sia di mare che di terra, le principali vie di comunicazione e di penetrazione opportunamente sistemate nell’arredo e con spazi connettivi di verde urbano.

Restituire la città dei cittadini significa tendere a consolidare il rapporto tra l’urbano e il mare, il rapporto tra l’urbano e il territorio circostante, le pendici, i pianori e la montagna che prelude al Parco Nazionale dell’Aspromonte. Il rapporto mare-monti è particolarmente significativo per le potenzialità che esprime per il turismo e il tempo libero essendo, il territorio comunale di Villa, una fascia relativamente sottile che rapidamente sale di quota. Restituire la città ai cittadini significa liberarla dal traffico di attraversamento, affrontare il tema del rapporto che Villa San Giovanni ha con il complesso di attività connesse all’attraversamento dello Stretto.

Più precisamente, da decenni non si realizzano interventi anche di portata locale perché su tutto grava la pregiudiziale della realizzazione di un manufatto stabile (Ponte sulllo Stretto), destinato a risolvere ogni problema. È del tutto evidente che un tale modo di porre la complessa e delicata questione dell’attraversamento, ha fortemente penalizzato il territorio di Villa San Giovanni e, in particolare il suo centro urbano, per il quale non sono stati posti in essere alcuni interventi che sarebbero risultati decisivi ai fini di costruire un corretto rapporto della città con la funzione dell’attraversamento.

Con l’avvio del nuovo PSC si intende porre la questione in termini completamente diversi, partendo dal presupposto di voler liberare Villa San Giovanni dal condizionamento del manufatto stabile, chiarendo che il problema non è se propendere per la sua realizzazione o meno, ma il problema è che:
a) ancora oggi il manufatto non esiste;
b) dal momento di un ipotetico inizio lavori occorrerebbero non meno di venti anni per l’entrata in funzione;
c) una corretta programmazione di livello locale assume un orizzonte temporale massimo di dieci anni.

Ciò fa capire che in sede di avvio di uno strumento di programmazione quale è il PSC non si possono non affrontare questioni che possono corrispondere fino a due periodi di validità effettiva del PSC stesso, con due distinte quanto efficaci modalità: 
predisporre soluzioni tecniche definite per quel che compete alla scala comunale; proporre idee di massima per quanto compete ad altre scale ed altre amministrazioni, promuovendo iniziative idonee a far attivare le amministrazioni competenti. 

Per tale ragione con delibera di consiglio comunale n. 13 del 20 Aprile 2023, l’Amministrazione comunale ha proposto un accordo di programma quadro “Villa San Giovanni Città dei trasporti ed ecosostenibile” perché si apra un tavolo di concertazione e di progettazione con Città Metropolitana, Regione Calabria, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, RFI, ANAS, Autorità di Sistema dello Stretto, società private di navigazione. In tal modo si potrebbero creare le condizioni per una corretta programmazione e progettazione dell’attraversamento dello Stretto estesa ad un orizzonte temporale di quindici-venti anni, ma anche quelle per una politica urbana a Villa San Giovanni che tenga conto dell’importante funzione che il centro svolge come città dei viaggiatori.

Alcune delle linee di azione portanti per questa politica a due livelli, sono già in itinere:
– la realizzazione del cosiddetto autoporto in località Castelluccio, finanziato con DPCM del 2003 e di cui oggi è ente attuatore il Comune di Villa San Giovanni, prossimo obiettivo di quest’amministrazione comunale, progettato per le esigenze del viaggiatore tipo che transita;
– la delocalizzazione degli approdi dei traghetti privati a sud dell’attuale porto ferroviario;
– la realizzazione (è in fase di progettazione il cui ente appaltante è Città Metropolitana) la bretella autostradale che dal realizzando autoporto permetta l’accesso diretto dei mezzi diretti in Sicilia nella zona a sud dell’attuale porto storico-ferroviario, dove dovrà essere realizzato il nuovo porto commerciale della città, con la finalità di bypassare il centro cittadino.

Il transito dei viaggiatori verrebbe escluso dalla città, ma verrebbero favorite le soste e le permanenze nell’autoporto, strutture ricettive, strutture di ristorazione, punti d’informazione, biglietteria, uno shop center, una sala di servizi multimediale con postazioni per le connessioni alle reti internet, magari anche una sala cinematografica e una sala congressi. Un autoporto che rappresenti valore aggiunto per la città anche a livello occupazionale.

L’Amministrazione intende accentuare le politiche di valorizzazione del patrimonio storico architettonico, sia per migliorarne la tutela ai fini della qualità urbana, sia per imprimere un salto di qualità nelle potenzialità turistiche della città.

La memoria storica e culturale di Villa è testimoniata da numerosi frammenti sparsi nel centro urbano e nel territorio che ne documentano il passato e l’identità storico-culturale: Forte Beleno, Torre Cavallo, le filande concentrate nel centro urbano e a Cannitello (che documentano, anche con manufatti di un certo interesse architettonico, l’attività della lavorazione della seta in ogni aspetto dei diversi cicli produttivi). Nel circuito regionale dedicato agli antichi mestieri, Villa è in grado di offrire un percorso tematico delle antiche sedi produttive e un laboratorio didattico con la messa in funzione di macchinari e strumenti di lavorazione della seta (filanda Cogliandro, ad opera dei privati, è in tal senso già un primo positivo laboratorio, da valorizzare e portare ad esempio di investimento sul patrimonio).

Per Villa i primi luoghi da valorizzare non possono che essere tutti gli ambiti costieri, compresi 11 SIC “Fondali da Punta Pezzo a Capo dell’Armi”, le spiagge che si prestano alla tradizionale balneazione e le diffuse scogliere di grande rilevanza naturalistica in un’ottica di “Parco Marino della Costa Viola” con i comuni di Scilla, Bagnara, Palmi e Seminara. 
Inoltre, nell’ipotesi di trasformazione dei versanti naturali terrazzati – grande risorsa ad alto valore storico, identitario, naturalistico e paesaggistico, colossale opera di consolidamento – in aree coltivabili di pregio o in aree per un turismo rurale diffuso e a basso impatto ambientale, esse diverrebbero una sorte di asse geografico (parallelo al “corridoio ecologico” in area urbana) che unisce la parte sud della città all’area nord del territorio caratterizzata dal SIC “Monte Scrisi”. Il tutto in un sistema integrato che metta in evidenza e renda fruibile i beni culturali e ambientali:
– Sistema delle fortificazioni (Forte Beleno, Torre Cavallo e forte Gioacchino, ruderi delle fortezze di Cenide- Capufari);– Sistema della sentieristica (circuito dei sentieri lungo i “passi”, il circuito del bird — watching);
– Sistema delle strutture architettoniche e produttive (Fontana Vecchia di Villa, Fontana vecchia di
Piale, Fontana Vecchia di Cannitello, circuito delle antiche filande);
– Sistema dei servizi culturali (costituendo Museo dello Stretto, biblioteca e mediateca comunale, costituenda pinacoteca (cx-mattatolo).

Il territorio di Villa si presta ad essere considerato una preziosa fascia di raccordo tra il mare, di cui ne rappresenta una porta strategica, e il Parco Nazionale dell’Aspromonte che lambisce con le ultime pendici delle sue colline. Le potenzialità sono ancora tutte inespresse, ma in un prossimo futuro emergeranno con forza soprattutto se il PSC saprà predisporre il proprio territorio a rispondere alle nuove domande di utilizzo del tempo libero legate alle attività escursionistiche, di contemplazione e di osservazione con la creazione del “percorso dei paesaggi”, ossia un sistema di connessioni, pedonali e in parte carrabili, tra la passeggiata a mare e il percorso lungo i cigli dei pianori, per penetrare verso i paesaggi montani del Parco.

La pericolosità sismica del territorio di Villa, congiunta alla fragilità strutturale, ai fenomeni erosivi ed idrogeologici, porta a sostenere che l’intero territorio comunale è un luogo da difendere, ma proprio questa considerazione avvalora la necessità di una attenta valutazione delle priorità per ottimizzare risorse e Interventi.

È prioritario porre in essere interventi a difesa del territorio: il risanamento dei siti contaminati e delle discariche incontrollate spesso localizzate nell’alveo dei torrenti e in prossimità delle loro foci, che determinano effetti indotti difficilmente valutabili; il ripristino di attività estrattive e delle cave dismesse; il consolidamento dei versanti e la piantumazione di essenze forestali; la sistemazione idraulica dei corsi d’acqua con interventi di rinaturalizzazione degli alvei e delle foci (già in essere per i torrenti Santa Trada e Zagarella); la riqualificazione degli ambiti costieri con interventi di contenimento dei fenomeni erosivi (gia in essere con la sistemazione idraulica del torrente Zagarella).

All’interno del territorio comunale sono stati individuati luoghi emblematici, che fanno parte della memoria storica più o meno recente della città e la cui integrazione e messa in rete può rappresentare un’azione strategica per lo sviluppo integrato dell’intero territorio. Sono luoghi che prevedono dei veri e propri progetti urbani che insieme permetteranno di definire organicamente il progetto unitario del muovo PSC: a nord il Pilone, Torre Cavallo, il Passo di Bova (questa parte del territorio confina con il Parco della Costa Viola e con le ultime propaggini del Parco dell’ Aspromonte e Monte Scrisi è stato identificato come SIC — sito di importanza comunitaria); a sud la spiaggia di Acciarello e un nuovo sviluppo del water front, con la realizzazione del porto a sud e il collegamento con il vicino lungomare di Catona. 

Infine, anche i progetti per il sistema delle filande della seta che costellano tutto il territorio e bene si prestano alle proposte di costituzione di reti tematiche dei beni culturali é un obiettivo dello strumento di programmazione regionale e che per questo pongono la città di Villa San Giovanni in una posizione di responsabilità per il cospicuo patrimonio storico-culturale esistente.