«Il documento approvato dal Consiglio comunale di Villa San Giovanni non è un documento “No Ponte sullo Stretto”». Lo conferma, non essendo totalmente d’accordo a quanto approvato dal Civico consesso, il segretario del circolo Partito Democratico cittadino, Enzo Musolino, che rimarca però, sulla necessità di realizzazione delle infrastrutture davvero necessarie (il porto a sud innanzitutto, frutto anche del lavoro storico del centrosinistra dello Stretto)», mentre il Ponte, dice, è estraneo «agli interessi del territorio».
Musolino analizza soprattutto il contenuto riferito alle opere preliminari e compensative cui «dovrebbe provvedere la “Stretto di Messina”, il ministro Salvini, prima, nel mentre e dopo la costruzione. È tutto legato al io. Se si fa, la “borsa” si allarga, se i Comuni si oppongono, la “borsa” si chiude»; in sintesi “o Ponte, o niente”.
Il documento – aggiunge il segretario – è stato approvato da tutti, sono condivise le priorità infrastrutturali a prescindere dal Ponte, ma siamo vincolati a decisioni e progetti sui quali non possiamo intervenire, le nostre “osservazioni” contano zero, ci è richiesto solo di dire sì senza un vero progetto definitivo approvato, con le prescrizioni tecniche inottemperate, una cantierizzazione “spezzatino”, che non regalerà “opere preliminari” ma nuovi ecomostri.
Il Pd – termina Musolino – è convinto che si debba fare altro, non ci si deve arrendere all’idea dell’ineluttabilità dell’opera. Prima della pronuncia Cipess ci sono fasi dirimenti: il Ministero dell’Ambiente ha chiesto di riscrivere sostanzialmente il progetto, la Via è al momento impossibile, ci sono le riserve degli stessi tecnici della “Stretto di Messina”, i rilievi dell’Anac, le denunce in Procura e una procedura civilistica interdittiva presso il Tribunale delle Imprese. Di tutto questo i Comuni interessati non devono occuparsi? Tutto questo non merita un deliberato di Consiglio? L’applicazione del “principio di precauzione”, la sospensione di tutte le procedure in attesa di chiarezza? La trasmissione di tutti gli incartamenti a Consigli regionali, gruppi parlamentari, presidente del Consiglio?».
Le opere preliminari complementari e compensative approvata dal Consiglio comunale
Il documento, approvato dal Consiglio comunale della città di Villa San Giovanni lo scorso 4 luglio, non è la formalizzazione del “no al Ponte sullo Stretto”, ma è la programmazione di interventi che l’Amministrazione di Villa San Giovanni richiede e ritiene una “condizione non trattabile per la realizzazione della grande opera”.
La proposta, una lunga lista di opere fondamentali che sarà formulata al ministero e alla società Stretto di Messina Spa che prevede interventi preliminari all’apertura del cantiere, complementari allo stato di avanzamento dei lavori del ponte sullo stretto, e infine compensativi.
La prima tranche coinvolge le reti idrica e fognaria che saranno attraversate dal cantiere ponte con il rischio di disservizi nell’erogazione e lo spostamento del depuratore attuale, e la realizzazione di un secondo depuratore che serva la zona nord della città.
Inoltre, in via preliminare all’avvio dei cantieri, le seguenti opere: efficientamento ed ammodernamento della rete idrica; sostituzione ed ammodernamento della pubblica illuminazione; viabilità alternativa di cantiere; approvvigionamento acqua; punto di primo intervento e pronto soccorso; piano di sicurezza; piano di protezione civile; monitoraggio ambientale; servizio di trasporto pubblico locale; opere sulle strade alternative per via panoramica dello Stretto, via Giovanni Messina, via La Volta, continuazione via Giovanni Trecroci, strada provinciale Villa-Campo Calabro, fiumare Campanella ed Immacolata fino all’abitato di Piale.
In riferimento alle opere complementari in fase di avanzamento dei lavori per la costruzione del ponte: lo spostamento del porto a sud con la creazione di un Waterfront unico da Bolano a Cannitello, e la bretella di collegamento autoporto/porto a sud; il porticciolo turistico; il ripascimento dell’intera costa; i progetti Pnrr borghi e periferie per Piale, Cannitello e Porticello; l’ampliamento cimiteri di Villa e di Cannitello; l’adeguamento impiantistico e la messa in sicurezza di tutte le scuole comprensive nel territorio comunale; dall’edificio del palazzo comunale e dei tratti di pubblica viabilità comunale; la realizzazione di parcheggi, un’area camping e camper, una cittadella sportiva in località Lupina e il grande centro polifunzionale.