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Sen. Marco Siclari. Perchè ho scelto il rito abbreviato

Il pm della Dda di Reggio Calabria Giulia Pantano ha chiesto la condanna a 4 anni di reclusione per il senatore di Forza Italia Marco Siclari, nativo di Villa San Giovanni, ha optato per il rito abbreviato.
Tra gli imputati del processo “Eyphemos” nato da un’inchiesta della Dda di Reggio Calabria contro le cosche di Sant’Eufemia d’Aspromonte.

Marco Siclari e Berlusconi
Il Sen. Siclari spiega sui social la scelta del rito abbreviato, perché crede nella Giustizia, nell’operato dei giudici e nella verità.

Continua il Senatore che prova una profonda gratitudine per l’affetto dimostrato con messaggi e telefonate.
Le battaglie politiche che mirano a restituire forza e credibilità alla nostra Calabria, figlia di un “dio minore”, che mi avete permesso di rappresentare a testa alta in Parlamento, ed è con la forza di sempre.
Che lavorerò da cittadino onesto “italiano calabrese” nel modo più determinato possibile, perché un Senatore della Repubblica deve onorare, come un soldato, l’Istituzione ed il Paese che rappresenta fino alla fine, perché questo prezioso mio ruolo è figlio di una sana e libera democrazia che non si piega a nessuna logica.

È un momento duro da accettare, poiché ho sempre vissuto tracciando un sentiero di vita basata sull’onestà e sulla trasparenza e che mi permette, oggi, di osservare il passato con serenità ed il futuro con fiducia.

Un sentiero che ho già descritto a mio figlio, alla tenera età di 6 anni, insegnandogli il significato della parola “dignità”.
Perché c’è un valore che non bisogna mai perdere per nessuna ragione al mondo e si chiama: dignità.

Concludendo ringrazia di cuore per il grande affetto e la vicinanza dimostrata.