Nello stretto di Messina continua la strage dei rapaci migratori, in particolare si trattano di esemplari di Falco Pecchiaiolo, durante la loro rotta migratoria sulla Calabria.
È terminata la prima fase della migrazione dei rapaci sullo Stretto di Messina, quella più intensa. I volontari del Gruppo Adorno, presenti sul territorio calabrese sin dal 25 aprile per contrastare il bracconaggio, hanno purtroppo assistito impotenti a scene che avrebbero preferito non vedere. Nelle frazioni di Solano, infatti, soprattutto nelle prime ore del mattino, gli uccelli rapaci sono stati investiti da decine di fucilate dei bracconieri. La scena si è ripetuta nei giorni successivi nella parte Nord del Comune di Reggio Calabria, a Villa San Giovanni e Campo Calabro con l’abbattimento di numerosi uccelli veleggiatori. I volontari hanno però svolto un’importante attività investigativa per giungere all’identificazione dei bracconieri. Le risultanze di queste attività sono state messe a disposizione dei militari del SOARDA, impegnati nell’Operazione Adorno. Si spera che tali elementi possano portare alla denuncia dei delinquenti che esercitano il bracconaggio.