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Report Villa San Giovanni

Traghettamento e impatto ambientale sulla comunità dello Stretto. Report al Prefetto Di Bari

Tradurre i crudi numeri del traghettamento nello stretto di Messina in impatto sul territorio dello Stretto, in termini, per esempio, di occupazione, valore aggiunto, contributo al PIL e inquinamento, potrà probabilmente generare una percezione diffusa dell’incidenza del fattore impresa pubblica e privata su aree NON particolarmente avvantaggiate.
Il porto di Villa San Giovanni è classificato come porto nazionale. Rispetto alla rilevanza economica, è un porto di categoria II, classe II, e rappresenta il principale nodo di collegamento marittimo tra la Calabria e la Sicilia, consentendo l’attracco delle navi traghetto operative nello Stretto di Messina per il trasporto di persone, veicoli gommati (commerciali e non) e convogli ferroviari.


La struttura portuale è strettamente connessa a quella ferroviaria, così che dalle invasature si può accedere direttamente alla stazione dei treni. Il servizio di traghettamento è svolto dalla divisione di navigazione della società RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e da privati (società Caronte & Tourist).
La divisione del gruppo RFI utilizza 4 invasature; 3 di queste, dotate di binari per l’imbarco dei convogli ferroviari (passeggeri o merci), sono riservate all’attracco dei traghetti monodirezionali, adibiti al trasporto dei veicoli ferroviari e delle autovetture. L’altra invasatura è attrezzata per l’imbarco/sbarco di veicoli gommati pesanti su traghetti bidirezionali. La società Caronte & Tourist traghetta invece soltanto veicoli gommati (commerciali e non), utilizzando altre 4 invasature. Il porto di Reggio Calabria classificato come porto internazionale comprehensive, di categoria II, classe II, costituisce, insieme a quello di Villa San Giovanni, un importante nodo marittimo per i collegamenti con la Sicilia, garantendo servizi di linea con Messina e le isole Eolie. Lungo la direttrice Reggio Calabria – Messina il traffico passeggeri è svolto essenzialmente da mezzi veloci Bluvia (RFI), mentre il trasporto di veicoli gommati commerciali è garantito anche da traghetti privati. I collegamenti con le isole Eolie, destinati soltanto al traffico passeggeri, sono svolti mediante linee private di aliscafi. Il porto di Reggio Calabria non ha soltanto funzione di servizio passeggeri e commerciale, ma anche funzione diportistica; nell’area portuale è infatti presente una darsena turistica riservata al diporto, con 50 posti barca.

Come tutti i mezzi di trasporto, le navi esercitano un importante impatto ambientale, dato dalla loro stazza e dal conseguente impiego di generatori di grande potenza. Poiché questo rapporto si occupa dell’impatto delle attività marittime sul territorio dell’area metropolitana dello Stretto, gli impatti ambientali considerati non sono quelli esercitati durante la navigazione in mare aperto, ma quelli dovuti all’attraversamento del braccio di mare e alla permanenza e movimentazione in porto. In particolare, vengono considerati tre tipi di impatto:
1. le emissioni durante la navigazione di attraversamento
2. le emissioni e la produzione e gestione di rifiuti durante lo stazionamento in porto
3. le conseguenze del traffico veicolare, destinato all’imbarco o conseguente alla fase di sbarco
4. sulle condizioni di viabilità delle zone urbane interessate.

Gli impatti nell’aria riguardano emissioni inquinanti derivanti dalla combustione di carburante (anidride solforosa SO2, ossidi di azoto NO, NO2, NOx, particolato PM10 e PM2.5). La concentrazione di questi elementi inquinanti dipende dal volume del traffico portuale ma anche dalle condizioni meteorologiche, in particolare dalla velocità e dalla direzione del vento.
Le navi contribuiscono al rispetto dei parametri ambientali previsti dalla legge. Tuttavia, come è noto, la fonte più rilevante di inquinamento dell’aria nei porti è dovuta al traffico veicolare in entrata e uscita dalle navi che, a sua volta, interferisce con il traffico cittadino una volta immesso nella rete stradale urbana. Al riguardo, il congestionamento del traffico cittadino, come accaduto,  induce maggiore inquinamento urbano, in termini di emissioni, rumore e maggiore incidentalità. Le emissioni in atmosfera dipendono direttamente dai consumi di carburante e indirettamente dal consumo di energia elettrica, che viene utilizzata per lo stazionamento delle navi in porto, l’illuminazione delle banchine e delle biglietterie, l’utilizzo di attrezzatura informatica e il condizionamento delle sedi amministrative.

LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS EFFETTO SERRA INDOTTA DAL CABOTAGGIO
(Con il termine marinaresco cabotaggio si intende un viaggio per mare generalmente non lontano dalle coste)

Il minore impatto ambientale dovuto alle emissioni del cabotaggio rispetto a quelle prodotte dai mezzi di trasporto su strada deve tenere conto del fatto che negli ultimi 25 anni lo sviluppo tecnologico ha ottenuto maggiori guadagni di efficienza dei motori marini, rispetto a quelli dei motori per veicoli terrestri. Confrontando le emissioni di CO2 di un TIR euro 4 con un quelle di TIR euro 0, si ottengono miglioramenti del 26%, mentre le emissioni di motori marini come quelli utilizzati dalle navi Ro-Ro hanno ottenuto nello stesso periodo miglioramenti superiori al 50% (Confcommercio Federlinea 2014).
Per fare un esempio concreto, quanto riguarda l’inquinamento acustico, le rilevazioni del Servizio di monitoraggio ambientale del Dipartimento Mobilità Urbana del Comune di Messina mostrano che i valori più elevati nelle principali strade cittadine per l’anno 2014 riguardano il viale della Libertà, nel sito Libertà sud – Dante Alighieri, dove si registrano i valori sia diurni che notturni più alti della città, rispettivamente 72,5 dBA (+ 7,5 dB rispetto al limite diurno) e 69,5 dBA (+14,5 dBA del limite notturno), mentre nella citta’ di Villa San Giovanni non esistono centraline di rilevamento.

LE POLITICHE DI RISPARMIO ENERGETICO E IL LORO IMPATTO SULL’AREA DELLO STRETTO

C&T ritiene strategico il risparmio energetico, poiché il 39% dei ricavi viene destinato a coprire i costi del carburante. L’Azienda è quindi costantemente impegnata nell’adozione di tutte le misure tecnologiche e gestionali atte a ridurre i consumi energetici. La riduzione dei consumi energetici contribuisce alla tutela dell’ambiente e rappresenta un beneficio per il territorio. L’impegno aziendale, si svolge nell’ambito del progetto SeaPORT e prevede quattro diverse fasi di intervento: monitoraggio mediante installazione di sensori e raccolta dei parametri analisi dei parametri mediante software specifico (RI) studio e valutazione di nuovi sistemi propulsivi a ridotto impatto ambientale (RI) adozione di nuovi sistemi propulsivi a ridotto impatto ambientale e sperimentazione operativa con valutazione dei miglioramenti in termini di riduzione delle emissioni. La società infatti è parte attiva e collaborativa nelle campagne di associazioni nazionali come “Marevivo” centrate sulla tutela del mare. C&T ha anche esplicitato le proprie posizioni in iniziative di dibattuto pubblico e riflessione sul tema organizzate da enti di assoluto prestigio e provata terzietà come FAI (Fondo ambientale italiano) e “Amici della terra”. E non solo. Sul fronte di Confitarma – la Confindustria degli armatori – la scelta green del Gruppo ha trovato ampi consensi dimostrati dalla nomina di Lorenzo Matacena, amministratore della società, a presidente della Commissione ambiente.
Quest’azione diffusa trova adesso una sintesi organica nella realizzazione di “Elio”, la prima nave traghetto a navigare nel mediterraneo usando l’LNG, carburante a bassissimo impatto ambientale.
Il gas naturale liquefatto riduce infatti le emissioni di CO2 del 40%, del 90% quelle di NOx e del 100% quelle di PMI e Sox. LNG non contiene ossidi di zolfo né particolati, pur essendo un idrocarburo. Una nave ecologica, in buona sostanza, la cui cerimonia di consegna si è svolta il 17 novembre 2018.
Mentre per le navi statali Bluferries S.r.l. incredibilmente non si registrano significativi soluzioni incentrate su una politica ambientale di miglioramento. In particolare, viene incentrata, tendenzialmente ai ricavi netti da trasporto gommato pesante che, inoltre, hanno registrato una lieve flessione, ciò nonostante la forte concorrenza registrata dal comparto nazionale di cabotaggio ed il relativo effetto di calo della domanda nello Stretto di Messina.
I ricavi da trasporto autovetture, invece, hanno fatto registrare un incremento dei ricavi pari al 20,4%, riferibile in parte all’aumento delle quote del traffico turistico e al diverso regime fiscale applicato da giugno 2017.
Nel 2017 sono proseguiti i lavori di costruzione della quarta nave bidirezionale OKEANOS I rinominata TRINACRIA a Giugno 2018. Inoltre, sempre nell’ottica di potenziamento delle proprie quote di mercato, in coerenza con quanto stabilito dal Piano Industriale 2017-2026 della Società, nel mese di ottobre 2017 è stata avviata la costruzione di un’ulteriore nave bidirezionale gemella (OKEANOS II), la cui consegna è prevista nel 2019.

INQUINAMENTO E ORDINANZE CONNESSE

Gazzetta n. 147 del 27 giugno 2003

ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19 giugno 2003
Interventi urgenti relativi all’attraversamento della citta’ di Villa San Giovanni da parte di mezzi pesanti. (Ordinanza n. 3296).

Visto l’art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Visto l’art. 107, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
Visto il decreto-legge del 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 dicembre 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 292 del 13 dicembre 2002, con il quale e’ stato dichiarato lo stato di emergenza nella citta’ di Villa San Giovanni, in relazione all’attraversamento del contesto urbano da parte di mezzi pesanti;
Visto l’accordo di programma stipulato, in data 19 dicembre 1989, tra il Ministro dei trasporti, della Marina mercantile, e l’amministratore straordinario dell’Ente «Ferrovie dello Stato» ed i sindaci dei comuni di Messina, di Reggio Calabria e di Villa San Giovanni, approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 26 gennaio 1990;
Considerata la particolare posizione geografica del comune di Villa San Giovanni, che ne fa luogo di snodo dell’intero sistema di comunicazioni da e per la Sicilia, che si sviluppa lungo una unica arteria cittadina;
Considerato che le condizioni di traffico nella citta’ di Villa San Giovanni, a causa dell’intenso transito di mezzi pesanti provenienti o diretti verso il continente, incidono gravemente sulla sicurezza della collettivita’ locale, causando nocumento alla qualita’ della vita dei cittadini e problemi di ordine pubblico;
Ritenuto, altresi’, necessario provvedere a realizzare vie alternative di traffico in transito da e per il continente;
Ritenuto, inoltre, indispensabile che la realizzazione di cui sopra non interferisca con le capacita’ operative di imbarco verso le navi ferroviarie, il cui accesso deve, quindi, essere garantito.
Ritenuto che la situazione richiede, pertanto, l’adozione di misure straordinarie idonee a realizzare, nel contesto cittadino, le condizioni per il rapido superamento dell’emergenza, nel rispetto degli obiettivi di cui al sopracitato accordo di programma;
Sentite le societa’ Rete ferroviaria italiana S.p.a. ed Ente nazionale per le strade nella riunione tenutasi presso il Dipartimento della protezione civile, in data 14 marzo 2003;
Considerato l’accordo intervenuto, in data 22 maggio 2003, tra la societa’ Rete ferroviaria italiana S.p.a., e le societa’: Travel tickets S.r.l., Caronte S.p.a. e Tourist ferry boat S.p.a., avente ad oggetto il regolamento per la gestione dei flussi di traffico a Villa San Giovanni.
D’intesa con la regione Calabria;
Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

Disponeva:

Art. 1

1. Il Prefetto di Reggio Calabria e’ nominato commissario delegato per l’attuazione delle opere e degli interventi urgenti ed indifferibili finalizzati a fronteggiare l’emergenza nella citta’ di Villa San Giovanni, in relazione ai gravissimi problemi di traffico determinati dall’attraversamento del centro cittadino da parte di mezzi pesanti.

2. Il commissario delegato provvede all’attuazione dei seguenti interventi:
a) progettazione e realizzazione del polmone di stoccaggio a monte;
b) ampliamento del sottopasso della Rete ferroviaria italiana;
c) copertura del torrente Solaro da via Zanotti Bianco fino al fascio binario;
d) quarta corsia della bretella autostradale e del molo sottoflutto di protezione approdi;
e) strumentazioni per la rilevazione dei livelli d’inquinamento.

3. Il commissario delegato dispone, inoltre, interventi diretti al recupero ed al miglioramento dell’area del centro cittadino e portuale.

4. Il commissario delegato provvede alla realizzazione delle opere e degli interventi di cui alla presente ordinanza sentite le societa’ Rete ferroviaria italiana S.p.a. ed Ente nazionale per le strade, interessate alle opere che insistono su siti di loro pertinenza.

5. A tal fine, tenuto conto della situazione di eccezionale urgenza, il commissario delegato e’ autorizzato ad utilizzare progettazioni gia’ predisposte o approvate, da amministrazioni ed enti pubblici.

Viste le ORDINANZE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI n°3296 del 19 Giugno 2003, N° 3416 del 18 marzo 2005 e N° 3946 del 15 Giugno 2011, nonche’ la nota della Regione Calabria del 28 Settembre 2012 e l’Ordinanza N°6096 del 19 Giugno 2013 della Protezione Civile che rendevano effettivo lo stato di emergenza anche per la cittadina villese per gli Interventi urgenti relativi all’attraversamento della citta’ di Villa San Giovanni da parte di mezzi pesanti, chiedo al prefetto Dott. Michele Di Bari in qualita’ di unico interlocutore rappresentante generale del Governo e Commissario delegato per l’attuazione delle opere e degli interventi urgenti ed indifferibili finalizzati a fronteggiare l’emergenza nella citta’ di Villa San Giovanni, l’installazione delle suddette centraline citate nell’Art.1, comma 2, lett.e: installazione di una strumentazione per la rilevazione dei livelli d’inquinamento nell’ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI del 19 giugno 2003(Ordinanza n. 3296).

Inoltre, il report, verra’ inviato al Sindaco della citta’ Metropolitana di Reggio Calabria Dott. Giuseppe Falcomata’ e al Sindaco della citta’ di Villa San Giovanni Dott. Giovanni Siclari.

Giancarlo Citrea

Fonti:
1) portale.regione.calabria.it
2) bilancio di comunita’ C&T
3) Bluferries S.r.l. Bilancio di esercizio 2017
4) Gazzetta Ufficile n. 147 del 27 giugno 2003