Search
Close this search box.
Categorie
News

Villa San Giovanni, Operazione Cenide: Il Comune (parte civile) davanti al GUP

Erano state 36 le persone indagate nell’Operazione Cenide che ha fatto tremare la città di Villa San Giovanni. Allora agli arresti domiciliari (poi tramutati in divieto di dimora) il sindaco Giovanni Siclari ed i vertici della Caronte & Tourist, agli arresti domiciliari anche dirigenti e personale del settore Tecnico urbanistico. Fu la delibera n.80 del 9 Luglio 2020, della Giunta comunale con sindaco f.f. Maria Grazia Richichi, che formalizzò, nell’interesse del Comune, le richieste risarcitorie con la costituzione di parte civile da parte dell’Ente comunale.

Villa San Giovanni, Operazione Cenide: Il Comune (parte civile) davanti al GUP

L’udienza preliminare il prossimo 12 Aprile davanti al G.U.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria (difensore dell’Ente comunale l’Avv. Fernando Scrivano), in relazione al procedimento penale nei confronti di T.G.. Nei fatti contestati, il Comune di Villa San Giovanni è stato identificato quale persona offesa del reato e pertanto, è legittimato ad esercitare nel procedimento penale in questione l’azione civile mediante la costituzione di parte civile; qualora accertati i reati contestati all’imputato, comporterebbero il diritto del Comune di Villa San Giovanni al risarcimento dei danni subiti, patrimoniali e non patrimoniali, compresi quelli derivanti dalla lesione dell’immagine.

Da ilReggino.it del 21 maggio 2020 – L’inchiesta

La figura centrale dell’inchiesta è quella dell’ingegnere Francesco Morabito, già responsabile del settore Tecnico urbanistico del Comune di Villa San Giovanni, il quale nel periodo delle investigazioni si è reso responsabile di plurime condotte illecite integranti ipotesi delittuose di corruzione, turbativa d’asta, falso in atto pubblico, truffa aggravata e peculato.

 
La biglietteria Caronte

La principale vicenda corruttiva su cui è stata posta attenzione investigativa è stata l’esecuzione del “progetto per la riorganizzazione dell’area Villa Agip con la realizzazione di un nuovo impianto di bigliettazione e connessa automazione” ad opera della società Caronte & Tourist S.p.A.

Tale vicenda ha visto da un lato il coinvolgimento di Antonino Repaci e di Calogero Famiani, rispettivamente Presidente del Consiglio di Amministrazione ed Amministratore Delegato della società Caronte & Tourist S.p.A., e dall’altro il diretto interessamento di Francesco Morabito e del geometra Giancarlo Trunfio, i quali hanno agevolato, con atti contrari ai propri doveri d’ufficio, la realizzazione dei lavori di ammodernamento della nuova biglietteria automatica.

In particolare, in cambio della promessa di assunzione di Gianluca Trunfio, figlio del predetto Giancarlo, da parte della Caronte & Tourist S.p.A., Francesco Morabito e Giancarlo Trunfio, secondo l’accusa, hanno adottato un provvedimento autorizzativo illegittimo a firma del Trunfio al fine di consentire alla “Caronte & Tourist S.p.A.” la rapida realizzazione dell’opera, in assenza di un regolare titolo edilizio.

Sempre nell’ambito dell’esecuzione di detta opera, sono state registrate ulteriori condotte corruttive, attraverso cui i manager indagati, hanno promesso di elargire utilità ad amministratori comunali, che in cambio hanno asservito la loro pubblica funzione agli interessi privati della società di navigazione.

Nello specifico, Antonino Repaci si è mosso anche con il vertice dell’amministrazione comunale, individuando il suo principale interlocutore nel sindaco Giovanni Siclari, al fine di assicurarsi l’affidamento dell’area sulla quale la sua società aveva progettato la realizzazione dei lavori in argomento, area che tuttavia risultava di proprietà Anas.
 
Cene gratuite per agevolare le pratiche

Le investigazioni hanno accertato anche un altro episodio corruttivo che ha visto protagonista ancora una volta Francesco Morabito, il quale ha agevolato l’iter procedimentale delle pratiche edilizie verso un noto imprenditore operante nell’ambito della ristorazione a Cannitello di Villa San Giovanni. Tutto ciò, in cambio di ingiusti vantaggi economici, quali cene gratuite o con rilevanti sconti economici per sé e per altri.
 
L’appalto pilotato per il lungomare

L’indagine ha inoltre consentito di constatare come l’ingegnere Francesco Morabito abbia illecitamente indirizzato l’aggiudicazione dell’appalto per la progettazione definitiva ed esecutiva per le opere di riqualificazione del lungomare Fata Morgana di Villa San Giovanni in favore del raggruppamento temporaneo di professionisti, in cui ha inserito anche suo figlio Giovanni Marco, neo laureato in ingegneria.
 

L’accusa alla Caronte & Tourist

Nell’elenco delle persone indagate come anche la società Caronte & Tourist. Ovviamente, trattandosi di persona giuridica non risponde di reati contestabili alle persone fisiche, ma degli illeciti riguardanti il decreto legislativo 231/2001 sulla disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. Nello specifico, la contestazione è di aver violato gli articoli 5 e 25 del decreto sulla responsabilità dell’ente in caso di corruzione, nella misura in cui risultino coinvolti i vertici aziendali.