Villa San Giovanni (RC) – A pochi giorni dalle festività natalizie, le scuole elementari di Villa Centro, Acciarello e Pezzo si trovano ancora senza riscaldamento. È quanto segnala un cittadino preoccupato per le condizioni in cui gli alunni sono costretti a frequentare le lezioni, nonostante le temperature rigide.
Secondo la denuncia, i bambini rimangono in aula dalle 8 alle 14 indossando giubbotti per proteggersi dal freddo. Una situazione che appare anomala, ma che sembra trovare spiegazione nella burocrazia comunale: “Ci hanno detto che stanno avviando la pratica per affidare la manutenzione a una nuova ditta, visto che il precedente tecnico è andato in pensione”.
Il problema, tuttavia, non si risolve nel breve termine. Con le note lentezze amministrative, i genitori si chiedono quanto tempo occorrerà prima che gli impianti di riscaldamento vengano ripristinati. La preoccupazione non è solo per il disagio dei bambini, ma anche per le possibili implicazioni sulla loro salute in un periodo in cui i malanni stagionali sono in aumento.
Le responsabilità
La gestione degli impianti di riscaldamento nelle scuole è una competenza del Comune, che ha il dovere di garantire ambienti sicuri e confortevoli per gli studenti. Tuttavia, il pensionamento del tecnico responsabile e l’avvio di una nuova procedura di affidamento sembrano aver preso il Comune alla sprovvista, lasciando le aule al freddo proprio nei mesi più rigidi.
Le richieste dei genitori
Le famiglie chiedono interventi rapidi per garantire una soluzione immediata, sottolineando che non si può attendere che la macchina burocratica faccia il suo corso senza considerare l’urgenza della situazione. “Non è accettabile che i nostri figli debbano subire il freddo per mancanze organizzative,” ha dichiarato un genitore.
Conclusioni
La vicenda solleva interrogativi sulla gestione delle emergenze da parte dell’amministrazione comunale e sul livello di attenzione verso le esigenze dei più piccoli. Nel frattempo, le giornate passano e i bambini continuano a frequentare le lezioni in condizioni inadeguate, nell’attesa che il Comune risolva la situazione.
Le famiglie e la comunità chiedono risposte e soprattutto azioni concrete: il diritto all’istruzione non può essere separato dal diritto a un ambiente scolastico dignitoso e sicuro.