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Piano Comunale Spiaggia Villa San Giovanni. Convenzione per uno Studio Geomorfologico

Si riportano di seguito il disciplinare relativo allo svolgimento della prestazione inerente il servizio di Redazione di “Studio Geomorfologico” necessario per l’ottenimento del parere di cui all’art.13 della Legge 64/74 per aggiornamento del Piano Comunale Spiaggia del Comune di Villa San Giovanni con  le procedure per l’affidamento diretto del servizio mediante trattativa diretta sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA).


Stralcio del Disciplinare di Convenzione

Art. 1 Oggetto dell’incarico
Il Committente affida al Professionista, che accetta, l’incarico relativo all’attività per la redazione di tutti gli elaborati tecnici e cartografici relativi allo“Studio Geomorfologico”, finalizzati alla Variante Generale al Piano Comunale Spiaggia”, da espletare nel rispetto alle previsioni ed indirizzi previsti dalle seguenti norme: Legge 7 agosto 1990, n. 241- Nuove norme sul procedimento amministrativo; 
–Legge 7 agosto 1990, n. 241-Nuove norme sul procedimento amministrativo;
–D.Lgs. n.50/2016 e s.m.i.;
–DPCM 10 novembre 2011;
–Legge n. 64/1974 e s.m.i.art. 13;
–Legge Regione Calabria n. 19/02 e s.m.i.;
–Legge Regione Calabria n. 17/05 e s.m.i. art. 12e del PIR(Piano di indirizzo Regionale, adottato con Delibera Consiglio Regionale
  n. 147  del 12.06.2007;
–Quadro Territoriale Regionale a valenza paesaggistica–Tomo 4 All. 4;
–Documento di Indirizzo alla redazione del Piano Comunale di Spiaggia approvato con Delibera Giunta Comunale n. 12 del 07/02/2019;
Le modalità di esecuzione delle attività cui al presente incarico, dovranno essere conformi alla vigente legislazione sui lavori pubblici e, in particolare, al Decreto Legislativo n.50/2016 e s.m.i. ed al Codice dei Contratti.

Nello specifico, il Professionista incaricato dovrà produrre idonea documentazione e servizi (presenza a riunioni di lavoro in ambito istituzionale e visite presso gli uffici Regione Calabria dell’Ufficio della Regione Calabria Dipartimento LLPP -Servizio Tecnico) durante le diverse fasi di elaborazione dell’attività, tali da poter espletare le seguenti fasi procedurali:

Relazione Geomorfologica
Contenuti:
Illustrazione degli aspetti metodologici seguiti per la realizzazione dello studio e della documentazione cartografica;
Informazioni di base utilizzate nello studio e illustrazione degli argomenti, anche se sono stati oggetto di specifica cartografia, con particolare riferimento a: descrizione delle formazioni 

geologiche affioranti, lineamenti del territorio e loro tendenza evolutiva, caratteri strutturali, idrologici, idrogeologici e sismici.
Descrizione dei processi geomorfologici potenziali ed in atto, con particolare riferimento ai processi di erosione/ripascimenti con conseguente arretramento /avanzamento della linea di riva.
Descrizione delle singole aree per classe di fattibilità con indicazione delle cautele e le precauzioni da osservare, gli interventi eventualmente da realizzare al fine di mitigare i ridurre i rischi;
Conclusioni aderenti con quanto emerso dalle ricerche e dalle indagini eventualmente eseguite;
Indicazioni delle fonti bibliografiche e dell’origine dei dati dei dati raccolti sul territorio esaminato.
La relazione dovrà essere accompagnata dalle prescrizioni e dalle indicazioni di tipo geologico –tecnico-ambientale, necessarie per la mitigazione e/o la prevenzione dei rischi naturali e per la progettazione esecutiva, da inserire nelle Norme Tecniche di Attuazione del Piano.
La cartografia di riferimento sarà la CTR. Le carte geotematiche devono essere redatte sulla base della Carta Tecnica Regionale. Nel caso di giustificate necessità possono essere utilizzate anche le carte di origine diversa, che dovranno comunque essere georeferenziate. Qualora il PCS, per qualsiasi necessità, preveda rappresentazioni cartografiche a scala diversa dalla Carta Tecnica Regionale, la Carta delle pericolosità geologiche – fattibilità delle azioni di piano dovrà essere redatta alla medesima scala del Piano.

Documentazione cartografica di analisi
Tav. 1 Carta di inquadramento generale geologico e strutturale:
Tale Carta deve comprendere l’intera area interessata dall’utilizzo delle aree demaniali, quindi dal Piano spiaggia, eventualmente estesa per un intorno territoriale ritenuto significativo. Tale elaborato deve essere definito attraverso rilievi in sito. Le Sezioni geologiche esemplificative devono indicare la successione stratigrafica caratteristica e le eventuali discontinuità tettonico-strutturali.

Tav. 2 Carta geomorfologica
La Carta geomorfologica, deve essere estesa all’intera area interessata dall’utilizzo delle aree demaniali costiere e ad un intorno significativo. Redatta mediante fotointerpretazione o altre metodologie con approfondite verifiche sul terreno, essa rappresenta analiticamente le forme di erosione e di accumulo presenti, interpretandone la genesi in funzione dei processi geomorfologici attuali e passati, stabilendone inoltre la sequenza cronologica e valutandone lo stato di attività. Tale elaborato deve riportare, se presenti, gli interventi di difesa costiera eseguiti sia lungo l’arenile che nello specchio di mare antistante (scogliere artificiali, barriere soffolte, ecc.) e deve indicare altresì la tendenza evolutiva del tratto di costa.

Tav. 3 Carta dei Vincoli
La Carta dei Vincoli, deve essere estesa all’intera area interessata dall’utilizzo delle aree demaniali costiere e ad un intorno significativo; deve evidenziare le aree che sono sottoposte a vincolo e a limitazioni d’uso derivanti da normative in vigore a contenuto idrogeologico ed ambientale, con particolare riferimento al PAI. A tal proposito, nelle more dell’approvazione del P.G.A, si raccomanda di utilizzare le condizioni più cautelative.

Documentazione cartografica di sintesi
Tav. 4 Carta delle Pericolosità Geologiche.
La Carta delle Pericolosità geologiche di sintesi deve essere redatta per tutto il comparto di progetto; essa deve contenere gli elementi più significativi evidenziati nella fase di analisi, a cui si possono associare fattori preclusivi o limitativi, a vario livello, ai fini delle scelte di Piano. In particolare, deve contenere i seguenti elementi:−le aree classificate dal PAI a rischio idraulico, comprese le delle aree di attenzione, ed a rischio frana;
le frane attive successive al PAI o non cartografate in esso;−le aree potenzialmente franose e/o in dissesto;
le aree in erosione;
le aree in soggiacenza idraulica;
tutte le altre casistiche che possano rappresentare un fattore di pericolo di natura geologica.

Tav. 5 – Fattibilità delle azioni di Piano.
Tale Carta deve essere redatta alla stessa scala del Piano e sulla stessa base topografica; deve consentire la formulazione di proposte per suddividere il territorio in Classi di fattibilità geologica. Tale Carta applicativa è mirata a dimostrare la fattibilità geologica, tenendo conto delle valutazioni critiche della pericolosità dei singoli fenomeni, degli scenari di rischio conseguenti e della componente geologico ambientale, che il professionista deve esprimere nel processo diagnostico. La classificazione fornisce inoltre indicazioni generali in ordine alle destinazioni d’uso, alle cautele generali da adottare per gli interventi, agli studi ed alle indagini da effettuare per gli approfondimenti del caso, alle opere di riduzione del rischio e dalla necessità di controllo dei fenomeni in atto. In sostanza la Carta di fattibilità attribuisce un valore di Classe di fattibilità a ciascun’area con un impegno di grande rilievo perché si tratta di associare ai livelli di pericolosità incidenze negative che hanno un peso sicuramente valutabile quando sono nulle o quando sono preclusive, ma che lasciano vari gradi di incertezza quando sono limitativi, imponendo limitazioni che sono risolvibili con accorgimenti tecnici di maggiore o minore peso economico. In tale ottica, le aree comprese nel PSC possono essere distinte nelle seguenti Classi:
Classe 1 -Fattibilità senza particolari limitazioni
Classe 2 -Fattibilità con modeste limitazioni
Classe 3 -Fattibilità con consistenti limitazioni
Classe 4 -Fattibilità con gravi limitazioni

Tav. 6 Carta di trasposizione della Fattibilità Geologica sulla Pianificazione
Tale Carta, a firma congiunta con gli estensori del progetto urbanistico, deve rappresentare la fedele trasposizione tra la Fattibilità Geologica e le scelte di Piano ed in particolare, deve specificare come si collocano le aree per l’ormeggio e le aree per le strutture attrezzate rispetto alle Classi di fattibilità geologica.
Tutta la documentazione cartografica, completata anche per mezzo di rilievi diretti, deve essere redatta su base topografica derivata da aerofotogrammetria o altre metodologie cartografiche; inoltre, essa deve coincidere con quella utilizzata dai progettisti urbanisti.

Il Committente, anche in sede consegna della documentazione, si riserva di avanzare ulteriori prescrizioni a cui il Professionista dovrà ottemperare .

Il Professionista si impegna a svolgere direttamente l’incarico oggetto del presente affidamento. Potrà avvalersi di propri collaboratori tecnici, senza che ciò comporti oneri aggiuntivi per il Committente. Il Professionista non è soggetto ad alcuna forma di subordinazione e può pertanto operare in autonomia, in modo da raggiungere il risultato fissato dal Committente, al quale peraltro è strettamente legato il corrispettivo pattuito. Nel caso in cui il risultato atteso non risulti coerente agli indirizzi forniti dal committente, o conforme alle norme vigenti in materia, non spetterà al Professionista alcun corrispettivo. Per prestazioni professionali oggetto del presente incarico è fatto divieto di subappalto.

Art. 3 Impegni del professionista
Il Professionista riconosce la facoltà del Committente a manifestare il proprio orientamento sui punti fondamentali dell’attività oggetto dell’incarico in parola e si impegna a tenere conto ditali orientamenti, purché non incompatibili con le responsabilità professionali assunte e con le normative vigenti.
Sono a carico del Professionista le spese, gli oneri ed il tempo impiegato necessari per l’espletamento dell’incarico.
Il Professionista si obbliga a comunicare tempestivamente per iscritto al RUP ogni evenienza che, per qualunque causa anche di forza maggiore, si dovesse verificare nella conduzione delle prestazioni definite dall’incarico e che rendesse necessari interventi di adeguamento o razionalizzazione dello stesso. Il Professionista è tenuto ad eseguire l’incarico affidatogli secondo i migliori criteri per la tutela e il conseguimento del pubblico interesse, nel rispetto delle indicazioni fornite dal RUP, con l’obbligo specifico di non interferire con il normale funzionamento degli uffici e di non aggravare gli adempimenti e le procedure che competono a questi ultimi, rimanendo egli organicamente esterno e indipendente dagli uffici e dagli organi del Committente.

Art. 4 Impegni del committente
Il Committente si impegna a trasmettere al Professionista, all’inizio dell’incarico, tutto quanto in suo possesso in relazione alla disponibilità degli atti propedeutici all’attuazione dell’intervento in parola nonché concordare, formalmente, gli aspetti peculiari dell’incarico e delle modalità di svolgimento dello stesso. Nello specifico il Committente si impegna a trasmettere al Professionista, almeno:
Cartografia Tecnica Comunale ;
Cartografia Tecnica Regionale ;
Mappe catastali aggiornate relative alle aree demaniali marittime ed alle aree non demaniali adiacenti le prime, desunte dalla banca       dati dell’Agenzia delle Entrate;
Estratti degli strumenti urbanistici comunali, vigenti o adottati;
Dati relativi alle concessioni demaniali marittime esistenti;
Dati relativi alle occupazioni non autorizzate, già censite;
Dati estratti dal Sistema Informativo del demanio marittimo;

Il Committente si impegna altresì a garantire al Professionista, l’accesso ai propri archivi, i contatti e la disponibilità dei propri uffici per il migliore svolgimento dell’incarico.

Art. 5 Tempi contrattuali
I tempi contrattuali sono strettamente legati all’avanzamento delle fasi di cui all’art. 2, in coerenza con il cronoprogramma del documento di indirizzo. 
In particolare :
le prestazioni di cui all’art. 2 del presente disciplinare entro 30(trenta) giorni naturali e consecutivi, decorrenti dalla consegna della documentazione propedeutica allo svolgimento dell’incarico a carico del committente;

Nel caso in cui si verificassero ritardi e gli stessi non consentissero il completamento dell’incarico in modo adeguato, i tempi contrattuali saranno oggetto di proroghe formalizzate per iscritto a seguito di concordamento con il RUP. In relazione a particolari difficoltà che dovessero emergere durante lo svolgimento dell’incarico, il Committente ha facoltà di concedere motivate proroghe, al fine di garantire la qualità e il buon esito dell’incarico stesso.

Compenso
€ 5.848,42

Allegati
Determina della Responsabile del Settore Patrimonio Suap Pianificazione Territoriale Ing. Ida Albanese